Arte e meditazione

L’esplodere dei canoni comuni con cui comprendere il valore di un’opera d’arte ha fatto si che l’opera in quanto tale per dimostrare il suo valore abbia bisogno della convalida della vita dell’artista stesso, fino ad arrivare al sentimento comune dell’artista di oggi che si dichiara prima artista e poi uomo se vuole che la sua opera venga riconosciuta e valorizzata.

Il passo successivo è la dimostrazione che tra la vita dell’uomo e l’opera dell’artista esiste un nesso che sfugge alla normale comprensione razionale dell’evento ma che bensì, oscuramente esista un filo, una predeterminazione che fa si che quell’uomo ha come unica via di scampo l’essere artista o la scomparsa del soggetto in un mare di desolazione.

Voglio dire che uomo e artista sono entrambe la stessa cosa in quanto entrambi espressione di una conoscenza sacra. (L. Wittgenstein)

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