Ciò che approfondiamo durante questo seminario è in particolare l’aspetto ecologico che sta dietro al primo istinto: la tana, la casa, l’abitazione.Essa è il luogo nel quale possiamo rilassarci, qui i predatori non ci possono raggiungere, qui possiamo abbassare le difese. Allora la nostra casa diventa il nostro corpo allargato. Qui possiamo dare forma ai nostri pensieri, possiamo stare in mutande, possiamo svincolarci dalle restrizioni morali o educazionali della società, possiamo mangiare scomposti, ecc. in questo luogo abbiamo sovranità. Lei ci tiene caldi d’inverno e freschi d’estate, non ci bagniamo se piove, ci tiene vivi quando non siamo in allarme.Se la casa è un corpo ha a tutti gli effetti gli stessi comportamenti di un organismo, può essere in ordine, disordine, sporco, caotico, sano o malato, e chi abita in quella casa finirà per condividerne il malessere o benessere. Passiamo in casa quasi la metà della nostra vita, forse oggi un po’ di meno, con tutte le cose che abbiamo da fare, ma resta comunque una frazione di tempo estremamente importante. La salute della persona passa quindi inevitabilmente dalla salute della casa.

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