Pratica

L’azione spontanea si libera
nel sorgere direttamente,
non è da compiersi con intenzione.
Ciò che sorge indifferenziato
non può essere afferrato
per mezzo di antidoti.
Se si comprende che perfino i demoni
sorgono spontaneamente
la liberazione interiore non avrà ostacoli.
Se si ha una vera conoscenza,
non vi sono limiti da porre
alla condotta secondo realtà.
Ma se non si ha vera conoscenza,
non si potrà avere tale condotta.
nutrendo fiducia nella sacra benedizione
conferita dagli insegnamenti
relativi a questa tradizione,
si sottomettono i pensieri discorsivi.
Nel ricevere a poco a poco il potenziamento,
sorge la vera conoscenza.
Questi insegnamenti, espressi secondo verità,
trascendono qualsiasi azione.
L’assenza di condotta è la suprema condotta.
Non praticare alcuna meditazione,
quella è la pratica.
Quanto all’esperienza,
l’esperienza dell’oggetto della conoscenza,
secondo il senso della pura realtà
non è esperibile.
Oltre la realtà mai nata
non esiste altro da esperire.
Attraverso la pratica si fa esperienza
della condizione essenziale della realtà.
La mente che elimina i fenomeni mentali
è la pratica della non attrazione verso l’oggetto,
il cammino della liberazione suprema,
il volto del maestro.
……
Se abbandoniamo noi stessi
e cominciamo a ricercare all’esterno,
anche in dieci milioni di eoni
non potremo conseguire
alcun ottenimento spirituale.
Non si ricerchi nulla, non si compia nulla,
si stia liberamente nella natura dell’essere.
Non nutrire alcuna speranza
è la suprema pratica della Recisione dei demoni.
Senza i limiti della speranza e della paura
propria di tutti gli uomini,
se si taglia la corda dell’attaccamento,
in realtà, dov’è il Buddha?
Ma gcig lab sgron

 

 

 

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