Ovunque sorga il tempio indù, qualunque sia l’epoca testimone della sua crescita, qualunque sia la sua dimensione, in quanto abitazione, corpo e sostanza in cui deve dimorare Dio (l’Essenza), esso è costruito in linea di principio sulla stessa pianta, il Vastupurushamandala. Il quadrato viene diviso in settori e si tracciano le diagonali. Il quadrato si chiama Vastupurushamandala. Purusha è l’Essenza universale, il Principio di tutte le cose, la Persona Prima da cui tutto ha origine. Il Vastu è il sito; in esso dimora Vastu, esistenza corporea, e da esso Vastu prende il nome. Nell’esistenza corporea, Purusha, l’Essenza, diventa la Forma. L’edificio del tempio è la forma sostanziale e la «pianta» (mandala) è quella rituale, diagrammatica, del Purusha. Purusha in sé non ha sostanza. Le dà la sua impronta. La sostanza del tempio è fatta di legno, di mattoni o di pietra. (S.Kramrisch)